martedì 30 agosto 2011

INSETTO, UCCELLO, LIBELLULA, ROBOT LEONARDO DA VINCI (DRONE)


Cod. Atlantico f.1051 v.

Cod. Atlantico f.1059v.

Ricostruzione digitale meccanica del modello ( fig.7 )
Ricostruzione digitale fig.7


Ricostruzione in legno del modello
Evento Techfest 2011 - 05-01-2011 Mumbai India

UCCELLI E INSETTI MECCANICI DI LEONARDO DA VINCI

Leonardo da Vinci era un osservatore della natura e in questa veniva catturato dalla perfezione del  volo,  questa passione lo ha accompagnato per tutto l’arco della sua vita a tal punto che proprio negli ultimi anni, una testimonianza (Lomazzo) ci dice, che nella sua residenza di Amboise, ideò uccelli meccanici volanti; alcuni di questi disegni compaiano nel codice Atlantico fogli 1051 v. e 1059 v.
Vi sono raffigurati modelli di macchine volanti senza pilota per questo noi abbiamo dato l’appellativo di  “droni”volanti meccanici,  funzionanti a molle o balestre,  questo tipo di meccanismo crea battiti di ali rapidi, quasi come quello di un insetto,. Erano Automi privi di pilota, quindi ritenuti automi robot a tutti gli effetti. Nel 1584, Lomazzo scrive che Leonardo era solito dilettarsi nella costruzione di automata occupandosi del “modo di far volare gli uccelli” costruendo “ di certa materia uccelli che per l’aria volano” e dell’“andar i leoni per forza di ruote”( Leonardo da Vinci e il cavaliere meccanico , Lomazzo.)
Nel foglio 1051 v.  si osservano meccanismi di ala con a fianco il disegno di una libellula oltre a un ingegnoso sistema di motore a molla collegato ad un ingranaggio conico che serviva ad allungare l’autonomia della forza propulsiva della molla.  I vari meccanismi riportati porterebbero a un movimento d’ala molto veloce come quello di una libellula da cui il disegno è ipotizzabile che fossero in relazione le due cose. 
Nel foglio 1059 v. (fig.7) oltre ai vari meccanismi d’ ala viene sempre disegnato un gruppo motore a molla ma con sistemi meccanici a biella differenti dal primo, notiamo che Leonardo si concentrava molto sul gruppo motore propulsivo costituito da pochissimi elementi meccanici per non appesantire troppo l’automa.  E’ da notare inoltre che in  qualsiasi testimonianza antica, non sono mai state trovato tracce di studi importanti e testimonianze di uccelli meccanici funzionanti.  Probabilmente la durata del volo di queste macchine, per la carente conservazione di energia delle molle, era breve ma  Leonardo proseguì lo studio per tutti gli anni della sua vita per realizzare in ogni modo un modello ancora più efficace.
Per maggiori informazioni sul funzionamento potete consultare il libro "Leonardo da Vinci Automazioni e Robotica" di Sara Taglialagamba e Niccolai Gabriele della casa editrice CB edizioni Poggio a Caiano PO.

Niccolai Gabriele 

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